Social Media Intelligence / Buzz Index, vino e denominazioni

Continua il nostro monitoraggio delle conversazioni sui social media italiani e internazionali. Si tratta di una  parte di un nostro nuovo servizio che abbiamo chiamato Social Media Intelligence: un pacchetto di servizi riservato alle aziende vitivinicole e ai loro brand.

Questa settimana vogliamo introdurre il "buzz index": "buzz" è il brusio della rete, ovvero l'insieme delle conversazioni in corso sui social media (tra i principali oggetti di osservazione: blog, Twitter, Facebook). Il buzz index indica le variazioni percentuali delle citazioni di una data denominazione vinicola - o di un brand -  in una certa settimana, messe a confronto con quelle rilevate nelle  due settimane precedenti.

A titolo di esempio, diamo un occhiata alla perfomance complessiva della parola vino nelle quattro lingue principali: inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano.

Ebbene, negli ultimi 6 mesi, il termine vino ha raccolto 980.000 citazioni sui social media. Il grafico qui sotto ne illustra l'andamento settimanale.

Secondo i dati da noi raccolti, questo volume di citazioni corrisponde a poco meno del 2% delle citazioni globali della blogosfera mondiale. Ecco un grafico che ne illustra la dinamica degli ultimi 6 mesi.

Come si nota, l'aumento delle conversazioni globali in coincidenza con le festività natalizie non vale per il vino. E' interessante confrontare la dinamica delle citazioni del "vino globale" con la denominazione e il prodotto in assoluto più citati sulla rete: Champagne.

Il buzz index del vino globale, in questa settimana, è sceso del -5%, mentre quello dello Champagne segna un +1%.

Oltre al buzz index, i sistemi di monitoraggio dei social media sono in grado di misurare anche il cosiddetto "sentiment" delle opinioni espresse nei blog. Il sentiment viene misurato tramite tecniche software di elaborazione del linguaggio naturale, in grado di assegnare un tono "negativo", "positivo" o "neutrale" a quanto scritto dai blogger nei loro post relativamente alle parole chiave oggetto di indagine (denominazioni o marchi, nel nostro caso).

Ecco un grafico che illustra il sentiment generale espresso dai blogger circa il vino nella sua globalità:

La linea verde indica il sentiment positivo, quella rossa il negativo. Non abbiamo qui considerato i contenuti elaborati come "neutrali": basti sapere che la massa dei "positivi" equivale in media a circa il 12% delle opinioni "neutrali", così come vengono prudenzialmente elaborate in automatico dai software di monitoraggio. Ovviamente, gli analisti possono assegnare "manualmente" score positivi o negativi in base alla lettura dei singoli contenuti. Infine, come emerge intuitivamente dal grafico sopra, i contenuti sicuramente individuati come negativi equivalgono in media al 10% di quelli positivi.

Dopo avervi fornito un quadro di insieme dello scenario globale del vino, diamo uno sguardo al buzz index settimanale di alcune denominazioni italiane da noi elaborato.

Ottimo lo spunto di Franciacorta e Prosecco nel periodo di massima stagionalità: le citazioni crescono col consumo e con lo sforzo commerciale profuso nell'inondare di spumanti i canali di mercato. E' evidente che anche la rete reagisce sensibilmente, segnalando questo effetto nelle conversazioni nei social media. Negativa la performance del Trentodoc, come già segnalammo in questo post, purtroppo il marchio degli spumanti trentini fatica a imporsi all'attenzione della rete.

Tra i grandi rossi italiani, buona la performance di Barolo, Barbaresco e Valpolicella, rispettivamente +38% e +36%. Nella Doc Valpolicella, vale la pena segnalare che all'interno del buzz complessivo della denominazione la tipologia Amarone registra un +47%.