EWBC # 5 , si cambia. Next stop, Turkey
/Mentre sul web continua l'onda lunga di post, foto, commenti, ricordi dell'edizione 2011 dell'EWBC, tenutasi a Brescia lo scorso ottobre, l'organizzazione del (finora) unico e più importante evento dedicato alla convergenza tra mondo del vino e mondo del web è già proiettata nel fissare le linee guida del prossimo appuntamento. La location, dopo un mese di accorta suspence, è finalmente rivelata (e fissata): Izmir, in Turchia. E del resto, la presenza tra i 216 congressisti giunti da oltre 30 paesi di Taner Ogutoglu, direttore di Wines of Turkey, non poteva essere casuale (qui l'ottima intervista a cura del regista e wine blogger Ken Payton). "Avendo partecipato all'EWBC 2011, siamo felici di invitare professionisti del vino da tutto il mondo a esplorare i vini, i cibi e la cultura della Turchia, per aiutarci a comunicare il viaggio in corso alle sorgenti della storia del vino turco" dichiara lo stesso Ogutoglu nel comunicato stampa di Vrazon.
Già scelto anche il tema attorno al quale ruoteranno discussioni e keynotes, workshops e tavole rotonde: source. Le origini. La' dove tutto è iniziato. In latino si direbbe ab ovo: dal principio.
Per gli appassionati del vino, un viaggio alla scoperta delle radici della vite è un must, una sorta di pellegrinaggio della memoria e nella storia anche dell'uomo. Per tutti è comunque un racconto bellissimo e coinvolgente, a proposito del quale ci sentiamo di raccomandare almeno due libri: uno di Patrick McGovern, "Uncorking the Past: the Quest for Wine, Beer, and Other Alcoholic Beverages" e uno del nostro prof. Attilio Scienza "La vite e l'uomo. Dal rompicapo delle origini al salvataggio delle reliquie".
Ma la scelta di una location poco scontata - le altre nazioni in lizza erano Germania, Francia, Inghilterra, Ungheria - non è la sola novità della prossima edizione del congresso dei wine blogger. Perchè dal 2008, anno di partenza dell'evento, ad oggi molte cose sono cambiate sul web e nella naturale evoluzione della conferenza stessa.
La prima novità riguarda il logo: il nostro omino è sempre in piedi sulla botte con il megafono in mano, ma ha drizzato la schiena. I nuovi comunicatori hanno acquistato nuova sicurezza, nuove competenze e soprattutto nuovi canali: il blog resta probabilmente la piattaforma preferita di molti, ma ad esso si è andata affiancando la piazza di Facebook e soprattutto lo strillo (inteso in senso giornalistico) di Twitter. Non si può più parlare solo di wine blogging, allora, ma di vera comunicazione digitale, in senso lato.
"Con la grande quantità di informazioni che vengono aggiunte alla rete ogni secondo, è difficile per i consumatori vagliare attraverso contenuti di vari livelli di qualità per trovare quello che cercano ", spiega Gabriella Opaz, co-fondatrice dell'EWBC "Durante l' EWBC 2012, abbiamo intenzione di aiutare i comunicatori del vino a imparare a proporsi come una fonte di informazioni di qualità, sia che trattino di un unico stile di vino, di una unica regione, oggetto, evento o studio".
Oltre ai consueti tour di approfondimento sul posto con visite alle cantine turche, l'EWBC fornirà ai partecipanti numerose occasioni di degustazione anche di vini di altri paesi, secondo una formula inaugurata già a Vienna.
Altre info sul sito ufficiale.