Facebook e il principio del gelataio

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"Dietro un cliente soddisfatto
ce ne sono almeno altri 10 (potenziali)"

Qualcuno ha detto che Twitter è l'unico posto al mondo dove sei felice se qualcuno ti segue, e anzi, fai di tutto per farti seguire (diversamente dalla vita reale, dove ti metti a correre e fai di tutto per seminarlo,  se noti che qualcuno in strada ti sta seguendo).

Su Facebook è la stessa cosa: qui, più dei RT (Re-Tweet, cioè rilanci) contano i "like" ("mi piace"). In media, in un giorno le pagine di Facebook raccolgono più di 50 milioni di likes. (se vi piacciono queste statistiche, ecco una bella infografica sul tema).

Sono la forma di coinvolgimento più semplice da realizzare/ottenere e, per alcuni, anche la più sopravvalutata: "avere tanti like è come essere ricchi di banconote del Monopoli". Fuori dal loro ambito di applicazione, non hanno nessun valore. Ma è davvero così? cosa c'è dietro un "like"?

Quando si da' un "like" ad un post, ci si rende visibili alla rete di contatti del suo autore. Immaginiamo di essere stati invitati ad un party dove, però, non conosciamo quasi nessuno. Ad un certo punto, individuato un gruppetto in cui si sta discutendo di qualcosa, ci avviciniamo e, dopo aver ascoltato per un po', proviamo a partecipare alla conversazione. Un po' alla volta, le persone cominceranno ad ascoltarci, e più i nostri interventi saranno interessanti o divertenti, maggiore sarà il livello di attenzione. Le persone cominceranno a presentarsi e a presentarci a loro volta altri amici... nel giro di poco tempo il nostro giro di conoscenze aumenterà. Da perfetti sconosciuti che eravamo, alla fine della serata saremo noti a (quasi) tutti. 

Nei social succede lo stesso; ogni volta che diamo un "like" o commentiamo, gli amici degli amici dell'autore del post ci vedono. Qualcuno andrà a curiosare sul nostro profilo - che avremo avuto cura di impostare come quello della nostra azienda - e scoprirà chi siamo, dove siamo e cosa facciamo...e, se saremo riusciti a renderci interessanti,  da un'amicizia ne nascerà un'altra. Seminare "like" è utile, ma non è sufficiente per ampliare la propria rete di contatti; equivalgono ad annuire, e nessuno è interessato ad entrare in relazione con chi annuisce e basta. Per questo è importante che i nostri contributi alle discussioni siano sempre qualcosa che vale la pena leggere: se sapremo aggiungere un valore alla conversazione, avremo soddisfatto i nostri interlocutori del momento, e gettato un amo per catturare gli altri potenziali dieci che sono dietro di loro.