Come iniziare a parlare ai consumatori in sole 2 mosse
/Credo che a nessun piaccia sentirsi parlar dietro le spalle. Che si tratti di critiche e ancor più di complimenti, a tutti piace sentirseli dire in faccia, così da poter reagire nel modo più appropriato: rispondendo alle une e ringraziando per gli altri.
In questi ultimi anni, grazie all’uso sempre più pervasivo dei nuovi strumenti (elettronici e digitali) i commenti delle persone, nel nostro caso dei winelovers, si sono moltiplicati a dismisura, ogni ora di ogni giorno in qualsivoglia lingua. Un dato di fatto che pensiamo sia ormai di dominio di qualsiasi operatore del mondo del vino, produttori in primis.
Premesso questo, è sempre con una certa meraviglia che constatiamo quanto spesso, invece, proprio i produttori siano all’oscuro di quello che i consumatori dicono di loro e dei loro vini; sono tutte occasioni di business mancate. Un patrimonio di clienti potenziali e reali buttato dalla finestra.
Per iniziare a frenare questa emorragia di relazioni, un produttore di vino deve imparare a sintonizzarsi sulla stessa frequenza d’onda dei suoi clienti, prendendo confidenza con gli stessi strumenti usati da loro. Il quali, per quanto numerosi siano, non sono mai moltissimi; nessuno - a meno che non sia un professionista del settore che lo fa per lavoro - può permettersi di restare davanti al computer, (o con lo smartphone in mano) a scrivere e commentare di vino per ore, e in 10 social network diversi.
Quello che fa un consumatore medio perciò è perfettamente alla portata di qualsiasi produttore che voglia davvero iniziare a dialogare con i suoi clienti finali. Ecco come fare, in soli 2 passaggi:
- scarica app di degustazione come Delectable e Vivino. Il primo è in inglese, il secondo è anche in italiano.
- cerca le tue etichette tra le migliaia che ogni minuto vengono caricate sul web. Quando ne trovi una di un tuo vino, lascia un commento. E ringrazia. Sempre.
Può darsi che chi ha recensito il vino, vedendo che il produttore stesso ha scritto qualcosa, risponda a sua volta... I dialoghi si innescano così. Dall’applicazione si passerà magari alla pagina Facebook, e da qui al sito web dell’azienda…fino all’incontro de visu, alla prima occasione possibile. E’ un percorso che può essere più o meno lungo nel tempo, ma è sempre produttivo (e costa poco).
Oltre a questo genere di app, i winelovers possono rilasciare commenti e recensioni sui vini anche su altre piattaforme social, da Twitter a Instagram a Facebook, a Pinterest: tenere sott’occhio tutto può diventare impegnativo, ma il mezzo per farlo c’è, e permette di risparmiare un sacco di tempo.
Pochi minuti al giorno per aver cura e crescere la propria clientela grazie agli strumenti online sono uno sforzo che qualunque produttore può permettersi: farlo o non farlo, a questo punto, è solo una questione di volontà - a meno che, ovviamente, non faccia vino per hobby, e voglia berselo tutto lui...