Come realizzare un sito che funziona
/Da quando le aziende hanno scoperto il web - o meglio: da quanto la rete ha scoperto le aziende - una delle prime richieste fatte ad un comunicatore/marketer è di realizzare il sito web istituzionale: è considerato un must, non si può non averlo.
Sorvoliamo per il momento sulle motivazioni che spingono un'azienda o un'impresa del vino ad aprire un sito (che pure sono importanti: perchè vuole un sito, a cosa gli serve, a chi intende rivolgersi?) e concentriamoci sulla sua efficacia.
Come giornalista, ultimamente uno dei miei compiti è diventato testare proprio questa fondamentale caratteristica: l'efficacia.
Ho visto e vedo continuamente siti graficamente bellissimi, d'alto design... e perfettamente inutili.
Perchè?
Perchè, disgraziatamente, si continuano ad applicare anche nel mondo on line le regole che (finora) hanno funzionato in quello dell'off line, come la tradizionale pubblicità televisiva: e una delle doti più richieste ad un sito web istituzionale sembra essere, per esempio, l'emozionalità.
Peccato che un sito emozionale - per grafica e contenuti - non serve assolutamente a nulla, se non mi da' le informazioni che cerco.
Ecco allora una prima, importante differenza: mentre è quasi inevitabile subire uno spot televisivo (e quindi tanto vale che sia anche emozionale), l'utente che va in rete cerca qualcosa: ha un atteggiamento attivo, non passivo.
Se la pubblicità tradizionale dice "Guardami!", il sito web deve dire: "Qui trovi quello che stai cercando".
Di seguito, alcune caratteristiche di siti web "tradizionali" di aziende del vino che (ancora) funzionano:
- semplicità grafica e usabilità: meno effetti Flash e più pulsanti di navigazione
- completezza dei dati: quanti sono gli ettari di proprietà e dove sono situati? quante bottiglie si producono in un anno?
- personalizzazione: chi è il proprietario dell'azienda? come si chiama l'enologo? chi segue i vigneti, la cantina, le vendite, la logistica?
- aggiornamento: non solo della vita aziendale, ma soprattutto delle schede dei vini. Se in commercio c'è l'annata 2007, a cosa serve tenere in rete la scheda del 2005?
- completezza delle informazioni: dati, grafici, statistiche. A quanto ammonta l'ultimo bilancio? Quali sono i mercati più importanti? Dove si possono acquistare i vini?
- materiale scaricabile (foto, video, comunicati stampa, inviti, mappe...): dev'essere leggero e aggiornato
- anagrafica: completa, chiara, ben visibile
- funzionalità: collegamenti interni ed esterni devono essere attivi, e così dicasi per gli indirizzi e-mail dell'azienda. Questi ultimi, in particolare, devono essere controllati giornalmente, per dare risposta alle eventuali richieste entro 24 ore al massimo.
Ovviamente, un sito che risponda (solo) a questi requisiti si connota soprattutto come uno spazio web 1.0; in tutto ciò infatti non parla di interattività con l'utente, di scambi diretti fra azienda e cliente.
Cosa che, ai giorni nostri, è invece sempre più raccomandabile e praticabile - e soprattutto efficace...
ma questa è un'altra storia!