Grandi brand a confronto nel "buzz" della rete

Partiamo da un assunto generalmente condiviso: qualsiasi azienda ha il diritto di disinteressarsi del web, di chi lo frequenta e di come lo frequenta, dei suoi fenomeni e delle sue dinamiche. E' una scelta.

Ma il web non si disinteressa dell'azienda (e se lo fa, è perfino peggio). Dunque, conoscere cosa si dice in giro di se' e dei propri prodotti, in quali contesti e spazi, chi ne parla e perché, e se è possibile entrare in relazione con costoro, aprire un dialogo, interagire... sono comportamenti che ogni azienda dovrebbe far propri, a prescindere dalle dimensioni e dalla notorietà.

Ciò premesso, come si comportano sul web le grandi aziende del vino (quelle che, in teoria, dovrebbero avere le risorse umane e finanziarie per mettere in atto strategie di marketing e comunicazione mirate a seconda dei diversi media che vanno a interessare)?

A titolo di esempio, abbiamo provato a mettere a confronto alcuni dei brand che, secondo le ultime ricerche riportate da WineNews.it, sono particolarmente attivi sulla rete: Cavit, Mezzacorona, Frescobaldi, Santa Margherita e Zonin

Ovviamente, la nostra panoramica è puramente indicativa, perché non è questo il luogo per un'analisi più puntuale e approfondita. L'arco temporale del monitoraggio è di un mese, dal 15 aprile al 15 maggio.

Una premessa metodologica doverosa: ogni analisi non dovrebbe mai prescindere dall'obiettivo finale dell'azienda. Anche quando il terreno di gioco scelto è quello altamente insidioso, complesso e falsamente amichevole dei social media. Non conoscendo questi obiettivi, ci limitiamo a riportare il dato grezzo, non interpretato. Nessuna promozione o bocciatura di questa o quella strategia, dunque, ma una semplice constatazione di fatti.

Questi i grafici:

Nel buzz indifferenziato della rete, dall'insieme dei social media risulta che Zonin è l'azienda più citata, seguita a ruota da Santa Margherita.

Terza posizione per Frescobaldi, mentre le due cooperative trentine, Cavit e Mezzacorona, si contendono il quarto e quinto posto.

Questo lo "share of voice", una sorta di quota di mercato relativa del buzz:


 

Ma in quali social media si parla di più, e di chi?

Non va infatti sottovalutato che ciascun social media è un canale di comunicazione abbastanza caratterizzato, da un punto di vista del target. Capita così che un brand molto presente su una piattaforma appare invece abbastanza trascurato su un'altra - e uno dei segreti del successo di una strategia di social media marketing consiste proprio nell'individuare qual'è la piazza più adatta ai propri obiettivi.

Prendiamo Twitter, la famosa piattaforma di microblogging che proprio il gruppo di Portogruaro ha scelto per un esperimento di social marketing in tempi di Vinitaly, puntando tutto sull'account @ViniSMargherita.

I dati ci dicono che Twitter è  il social media ideale della Casa vinicola di Gambellara: il suo "volume di fuoco" è preponderante.

Prestazioni deludenti, invece, per Mezzacorona: non solo su Twitter, anche negli altri ambienti social che abbiamo esaminato questa cantina cooperativa non risulta particolarmente presente/attiva, e ciò a dispetto del fatto che il suo sito web sia uno dei più cliccati (o almeno così dicono).

Cambiando social media, cambiano anche i risultati: Santa Margherita sembra infatti dominare i blogs...

...mentre il marchio Frescobaldi si incontra spesso nelle discussioni dei forum.

Conclusione? questo sguardo d'insieme molto generico non ci permette di analizzare le migliaia di singoli dati, che molto invece potrebbero dirci sulla percezione che i consumatori enonauti hanno di questi brands. Allo stesso tempo però, fornisce, se mai ce ne fosse bisogno, un piccolo esempio significativo di quanto i nuovi mezzi siano entrati nella pratica quotidiana delle persone, e della necessità da parte delle aziende - di tutte le aziende: grandi e piccole - di imparare a usarli.