Gruppo d'acquisto, una soluzione per competere
/Tra gli auspici per i prossimi anni a venire, segnaliamo oggi questa notizia, utile pretesto per introdurre l'argomento gruppi di acquisto tra piccole imprese: viene dal Canada e riguarda la costituzione del Okanagan Purchasing Group, un gruppo d'acquisto formato da 20 cantine indipendenti. Si tratta di piccole aziende, producono un totale di 150 mila casse (1.800.000 bottiglie).
La missione è semplice: raggruppare gli acquisti di attrezzature e materiali, oltre a prodotti e altri servizi. Insomma, un cartello organizzato che mira a sviluppare alcune economie di scala per le aziende aderenti. Tutto pare sia nato dalla proposta di raggruppare gli acquisti di bottiglie allo scopo di convergere su un modello di bottiglia comune che rappresentasse i vini della denominazione e, allo stesso tempo, incentivasse il riciclaggio delle bottiglie attraverso il recupero parziale e il lavaggio. Marketing e ambiente, dunque, e non solo sensibile riduzione dei costi.
Secondo le prime esperienze, il gruppo conta di costituire una comunità di intenti e visioni condivise nell'approcciare gli acquisti, puntando alla collaborazione con i fornitori meglio preparati a gestire volumi più alti e minor numero di ordini (e dunque, margini inferiori ma anche meno costi di gestione commerciale e logistica).
Crediamo che il futuro del vino passi da questi raggruppamenti di vignaioli: promozione e comunicazione di marchio, wine club, gruppo d'acquisto. Senz'altro, quest'ultima forma sembra essere la più adatta a far convergere l'interesse degli imprenditori agricoli: stemperare l'individualismo sotto i benefici di riduzioni di costi, economie di scala, obiettivi condivisibili, marketing comune e tutela dell'ambiente, sembra essere un modo assai pragmatico e un buon viatico per sperimentare le nuove forme di aggregazione tra imprese agricole. Altro che le anticaglie burocratiche oggi rappresentate dai Consorzi di Tutela...