Wine2Wine: 3 note positive e una collezione

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Wine2Wine è come un buffet: pieno di tutto, ricco e abbondante. Ci sono così tanti piatti sul tavolo, tutti appetitosi, che non sai da quale iniziare, e soprattutto temi un’indigestione. In realtà in questa due giorni dell’aggiornamento professionale e della conoscenza nel mondo del vino, bisognerebbe fare proprio come ai buffet: individuare una regola, una strategia e seguirla. E a casa cercare di fare il punto, di metabolizzare quanto appreso per ricavarne delle regole di condotta pratica. 

Anche in questa edizione i temi d’interesse erano molti, e a dispetto del rischio di information overloading (sovraccarico d’informazioni, l’indigestione di cui sopra) questo è un ottimo segnale, perché è la dimostrazione che il mondo del vino è estremamente ricco di aspetti, elementi, problematiche, sfaccettature. Purtroppo o per fortuna, insomma, non di sola agronomia ed enologia si tratta sempre, ma anche di enoturismo, export, rappresentanza istituzionale, vendite, cura del cliente, marketing (digitale e non), tecnologie, giurisprudenza, comunicazione narrativa (storytelling), esperienze, pubblicità, packaging, perfino arte.

Un altro aspetto in gran parte positivo è stata la scelta dei relatori (soprattutto esteri), alcuni dei quali molto noti, tutti professionisti di rodata esperienza nel loro settore: più che tenere una lezione su questo o quell’argomento, hanno condiviso la loro esperienza di vita, e le testimonianze dirette sono sempre le più efficaci. Un po’ deludenti invece certe tavole rotonde con relatori italiani, di carattere più istituzionale: le cose che si sono ascoltate sono sempre le stesse, da anni. Molti anni.

Il terzo motivo di soddisfazione è... parziale: in occasioni come queste, dove finalmente incontri amici che non vedevi dall’ultimo Vinitaly, o che arrivano da oltreoceano, approfitti di ogni minuto a disposizione per commentare, scambiare pareri e idee, fare progetti, presentarli ad altri amici e farsi presentare: fare networking è uno dei valori aggiunti di questi eventi. Peccato che il tempo a disposizione fosse molto risicato, dato il fitto programma di conferenze.

Circa i contenuti, ce n'era davvero per tutti i gusti e gli interessi: alcuni approcci erano forse un po'  datati - ma per chi è a digiuno di tutto sono sempre una novità - e altri probabilmente da re-interpretare in chiave italiana, (intesa come situazione economico-culturale), ma di spunti di riflessione ce n'erano parecchi.

Per chi non c'era, o per chi volesse rivedere alcune relazioni, Wine2Wine mette a disposizione a questo indirizzo tutti gli interventi delle sessioni (e presto arriveranno anche le slides). Qui trovate invece una raccolta ragionata (curata data) del flusso di tweet che si sono succeduti nei due giorni. Ho riportato quelli più significativi, tralasciando quelli che esprimono i soliti errori che si riscontrano su Twitter.

Buona lettura.